News

30/12/2014 - Intercettazioni - Diritto di accesso alle registrazioni

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 48649/14, ha chiarito alcuni importanti aspetti in materia di intercettazioni - più in particolare, si è espressa in materia del diritto di accesso, da parte della difesa, alle registrazioni, con conseguente obbligo del Pubblico ministero di consentirlo.

La Suprema Corte, infatti, ha statuito che “la richiesta del difensore volta ad accedere, prima del loro deposito ai sensi del comma 4 dell'art. 268 cod. proc. pen., alle registrazioni di conversazioni o comunicazioni intercettate e sommariamente trascritte dalla polizia giudiziaria nei c.d. brogliacci di ascolto, utilizzati ai fini dell'adozione di un'ordinanza di custodia cautelare, determina l'obbligo per il pubblico ministero di provvedere in tempo utile a consentire l'esercizio del diritto di difesa nel procedimento incidentale “de libertate”, obbligo il cui inadempimento può dar luogo a responsabilità disciplinare o penale del magistrato del P.M.”

Inoltre, sempre la Cassazione ha ulteriormente precisato che“l'ingiustificato diniego del pubblico ministero a che il difensore dell'indagato abbia accesso alle registrazioni delle comunicazioni o conversazioni intercettate, i cui risultati siano stati utilizzati per l'emissione di un provvedimento cautelare, determina un vizio del procedimento di acquisizione della prova nel giudizio cautelare, con la conseguente impossibilità di utilizzazione degli elementi acquisiti”.


« Torna all'archivio news