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22/05/2015 - Reato di stalking - Vietato anche lo sguardo

La Corte di Cassazione nella sentenza n. 5664/2015 ha introdotto una sorta di decalogo sui comportamenti che gli stalkers non possono avere nei confronti delle loro vittime. Secondo i giudici della Corte di Cassazione, infatti, sono molteplici le azioni che lo stalker non può compiere: non può avvicinarsi fisicamente alla vittima o pedinarla, né cercare di comunicare faccia a faccia e neppure perseguitarla con telefonate o messaggi sul cellulare o cercare di contattarla in qualsiasi altro modo. In aggiunta a questi viene introdotto anche il divieto di sguardo, quanto questo...

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22/05/2015 - La nuova disciplina relativa ai licenziamenti individuali e collettivi in caso di licenziamento illegittimo

Il Decreto Legislativo n. 23/2015, approvato dal Consiglio dei Ministri il 20 febbraio 2015 ed entrato in vigore il 7 marzo, reca disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, e si applica a tutti i lavoratori che sono stati assunti a tempo indeterminato successivamente all'entrata in vigore del decreto. Le nuove disposizioni riscrivono il sistema sanzionatorio per i licenziamenti individuali e collettivi di operai, impiegati e quadri. 1. Licenziamento discriminatorio Il licenziamento discriminatorio (per ragioni di credo politico o fede religiosa, o per l'appartenenza...

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22/05/2015 - Lavoratore adibito a mansioni diverse: in assenza di dequalificazione, non c'e' mobbing

Non vi è mobbing, se il datore di lavoro adibisce il dipendente a mansioni diverse a quelle per le quali è stato assunto, se le stesse non sono “dequalificanti”. Lo ha affermato la sezione lavoro della Corte di Cassazione, con sentenza n. 27239/2014, respingendo il ricorso di una lavoratrice contro il licenziamento disposto da un’impresa alberghiera. La S.C. condivide il ragionamento seguito dal Giudice di secondo gradoaffermando che il potere del datore di lavoro “di organizzare la propria attività e, pertanto, di mutare le mansioni di un dipendente” (cd. ius...

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22/05/2015 - DEBITI CONDOMINIALI Responsabile il venditore o l'acquirente?

Se i debiti si riferiscono all'anno in corso del trasferimento dell'immobile o a quello precedente, si potrà agire sia contro il venditore che contro l’acquirente dell'immobile.Qualora, invece, i debiti sono anteriori a tale periodo il condominio potrà agire solo nei confronti del venditore. In caso contrario si configurerà il difetto di legittimazione passiva (a tal fine, cfr. art. 63 disp. att. c.c. - Cass. sent. n. 702/15)

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22/05/2015 - Cassazione: onere della prova e caso fortuito nella responsabilita' da cose in custodia

La Suprema Corte (Cass. civile, sezione terza, sentenza n. 295/2015), in tema di responsabilità da cose in custodia ex art. 2051 cod. civ., ha statuito che “la responsabilità per i danni in custodia ha carattere oggettivo”. Ciò significa che “perché tale responsabilità possa configurarsi in concreto è sufficiente che sussista il nesso causale tra la cosa stessa e il danno arrecato - funzione della norma, pertanto, è quella di imputare la responsabilità a chi si trova nelle condizioni di controllare i rischi inerenti alla cosa stessa”. La responsabilità del custode...

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